Mi rigenero dal nero che ho dentro

Vanessa Apicella

Pagani (Sa), 2020, digitale.

“Ho rappresentato una ragazza biondina (che un pò sono io e un pò sono tutti) sotto la pioggia che si fa uscire l'arcobaleno dalla testa, all'interno di una chiazza nera in rappresentanza della sua anima dannata, quel dark side che ci piglia nei momenti no e pure in quelli si, perché siamo tutti complicati in fondo. Il senso dell'opera è che quei momenti improvvisamente se ne vanno via e quando meno te l'aspetti accade il miracolo, si il miracolo (Brunori cit). Mi rigenero dal nero.”

“Ho disegnato una rigenerazione personale, inflazionata. Quella che ti esce nei momenti persi, chiusi in casa con un destino poco chiaro, mentre non riesci a fare quello, non sei abbastanza qualcosa e oggi mi metto sotto la coperta e svengo. Dal niente, sei allucinato, vedi gli arcobaleni, ti piove addosso la vita che inesorabilmente, quell'inchiostro nero, te lo leva. Tu non vuoi stare male davvero, in fondo. Mi rigeNERO.”