“Nella prima è ben visibile questo legame tra broccolo e l’uomo, che con tenerezza posiziona sulla sua testa, sollevato e forse anche soddisfatto. Di fronte a lui c’è la proiezione della sua immagine o meglio della del suo desiderio. Qua io vedo la seconda interazione, un’interazione che proviene dalla sua mente. Si tratta di cercare aiuto dagli oggetti più particolari per sentirsi capaci di essere anche ciò che non si è, per sentirsi capaci di dire: Ce la posso fare anche io!. Questo non vuol dire non amarsi per ciò che si è, ma cercare degli escamotage per migliorasi sempre di più, per essere sempre più soddisfatti di se stessi e stupirsi delle proprie abilità per sfuggire via dalle nostre insicurezze e dubbi. Per concludere vediamo la metamorfosi del nostro boccolo in capigliatura riccia e folta e il suo viso compiaciuto e soddisfatto dell’acconciatura da lui creata, come un vero e proprio parrucchiere!.”