“Cosimo è strano, dicono. Lui è solo e parla solo ai piccioni, a bassa voce, in dialetto. Parole tra i denti, pochi denti. Sbriciola loro pagnotte e racconta frammenti di storie, spezzettate come quel pane, e sorride. Mattinate intere. Qualcuno però quelle storie le ha ascoltate davvero, magari non le ha capite, ma le ha ascoltate. A Cosimo hanno fatto un regalo e ora quelle calze sono famose, almeno in paese.”