"Ho pensato al gioco che si faceva di tempo fa, il mitico gioco dell’elastico, dove tutto si incastrava e si risolveva perfettamente; qui c’è una bambina che gioca appunto con un elastico, lei è la creatrice di un mondo in cui i partecipanti si intersecano tra i fili e possono sia interagire che non; di conseguenza anche la bambina interagisce con il mondo, la natura, e entrambi si incastrano perfettamente in tale cornice."