La crepa

Filippo Toscani

Parma (Pr), 2020, digitale.

“Il fulcro della scena è un fiore che nasce da una crepa nel marciapiede. Ho scelto un'inquadratura medio-bassa, come si trattasse dello sguardo di un bambino capace di sorprendersi davanti ad un evento quotidiano, ma molto affascinante al contempo. La luce da palcoscenico serve a dare un'importanza teatrale al momento, di cui le persone distratte che passano sullo sfondo non si curano.”

“Rigenerazione come natura. Durante questo periodo di stasi globale la natura è tornata rigogliosa anche nelle nostre grigie città, mostrandosi, per chi la sa apprezzare, in tutta la sua straordinaria singolarità. Il fiore qui è metafora della forza che ognuno di noi ha per crearsi uno spazio ed emergere, dando un esempio di rinascita e rinnovamento che possa essere d’esempio per tutti.”