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Il metateatro, illustrazione di Federica Fontana per Cose Belle Festival 2019

Il metateatro
Menzione speciale


Autore
Federica Fontana

Esecuzione
Biassono (Mo), 20I9, digitale.

Descrizione
“Il piccolo teatro al centro, rappresentato come una palla di neve, descrive la bellezza come concetto effimero, come qualcosa che dura brevemente nel tempo. Come un piccolo tesoro, uno scrigno, viene tenuto in mano da una ragazza, sinonimo di bellezza, di gioventù. Essa rappresenta l'occhio dello spettatore e assume la forma di teatro, quindi abbiamo il metateatro in un'unica immagine.”

Motivazione
“Una cosa, una persona, un animale, un luogo o una sensazione bella o bello che sia, viene così considerato o considerata dalla mente e dagli occhi dello spettatore. Si può dire che la bellezza sia una sorta di spettacolo a teatro di cui noi siamo il pubblico, ogni qual volta essa decida di aprire il suo sipario. A mio parere, la teoria della bellezza oggettiva non può esistere, in quanto tutto ciò che si sottopone al nostro sguardo passa inevitabilmente attraverso il nostro giudizio. Giudizio che, però, è sempre accompagnato dalle nostre sensazioni, dai nostri vissuti, dal nostro stato attuale e dalla cultura alla quale apparteniamo.Considerando quanto detto, tutto può essere bello, così come può non esserlo niente. Eppure, la stessa bellezza ha il potere di cambiare improvvisamente lo stato attuale delle cose, può trasformare, come un’esplosione, gli animi di chi la contempla o di chi si imbatte in essa per la prima volta. La bellezza è come la nascita di un bambino, è effimera come un attimo che si perde nel corso del tempo. È la delicatezza di un ricordo che ritorna, spinto dal vento della meraviglia. È un momento, un riflesso luminoso incastonato nello sguardo dello stupore. L’aforisma la bellezza è nell'occhio di chi guarda rispecchia esattamente il concetto di bellezza stessa.”