“La mia rigenerazione è un’antica passione che sa di primitivo. La montagna è una mamma silenziosa, capace di sollevarmi dal superfluo e dalle grandi responsabilità, sa far ridimensionare i pensieri e respiro fa fondo quando mi abbraccia col suo vento che sa di licheni. Mi ha punito più volte per non averle dato ascolto: un ginocchio sbucciato, una puntura d’insetto, una volta una caviglia rotta mentre pendevo da una corda; ma un bacio sulla fronte e la spinta del vento per rialzarmi non sono mai mancati.”