“Ciò che vorrei rappresentare con la mia illustrazione è l'azione mentale che ognuno di noi si è trovato a dover fare di fronte all'obbligo, più o meno stringente, di dover trascorrere molto più tempo all'interno delle nostre abitazioni. Chi non si è mai sentito soffocare dalle proprie mura? Chi non ha mai sentito il peso di riformulare la propria quotidianità e di trovare un nuovo equilibrio tra famiglia, lavoro e interessi personali? Quel che ho cercato di rappresentare è appunto la sensazione stringente di tale condizione attraverso una casa così piccola che intrappola la testa, ma allo stesso tempo anche la forza di riuscire a trovare un nuovo equilibrio. E' così che le mura si possono quindi crepare sotto l'azione delle nostre menti e lasciar nascere nuova vita, come la piantina fiorita simbolica del mio disegno. Appunto per questo ho cercato di creare un'analogia visiva tra le crepe dell'edificio e la conformazione cerebrale, proprio per indicare che la forza prima a rendere possibile ciò deriva appunto dalle nostre menti.”